3.2 Borgo Castello - Chiesa dei SS Giacomo e Filippo
L'intervento effettuato sulla chiesa dei SS Giacomo e Filippo che fa parte del Complesso monumentale di Borgo Castello nell'ambito del progetto "Ricordare il passato per costruire il futuro"
Ultimo aggiornamento: 24 ottobre 2025, 07:50


Chiesa dei SS Giacomo e Filippo
Gli interventi riguardano la manutenzione ordinaria e la messa in sicurezza delle murature e della copertura in ardesia della Chiesa SS. Giacomo e Filippo.
Sono stati completati gli interventi sulla chiesa Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo, la manutenzione e pulizia delle mura, della Torre Porta Nord e della fontana medievale. Si è lavorato per mettere in sicurezza le murature e le merlature della torre, ripristinare porzioni di muro, rimuovere il guano accumulato nel tempo e installare reti per impedire l’accesso degli uccelli. Si è, inoltre, intervenuti sulle coperture in ardesia della chiesa per prevenire infiltrazioni, con verifica della staticità delle murature. Per attuare gli interventi hanno operato specialisti dell'edilizia acrobatica.
La chiesa, di proprietà del comune di Andora, è consacrata. La sua acustica unica la rende adatta ad accogliere concerti e è sede della prestigiosa rassegna Estate Musicale Andorese. Ha accolto anche la rappresentazione de La Passione di Cristo, messa in scena a cura della Pro Loco di Andora con da attori liguri e locali. Prima dell'inizio dei lavori de Borgo, l'edificio era visitabile ogni prima domenica del mese.
La chiesa è legata anche al ricordo della cara Maria Gandolfo, vedova Alberti, alla quale nel 2017 il Comune ha attribuito il riconoscimento “Le Chiavi di Andora”. E' stata per più di 60 anni la fedele custode delle chiavi della Chiesa dei Santi Giacomo e Filippo che apriva ai turisti che la volevano visitare.

La CHIESA ROMANICO-GOTICA DEI SANTI GIACOMO E FILIPPO è un mirabile esempio di tarda architettura romanica e costituisce la testimonianza dello sviluppo edilizio conseguente la nuova importanza assunta dal castello in seguito al suo inserimento nell’orbita genovese (1252).
Nel 1798, adibita a luogo di ricovero per le truppe francesi, subì alcuni danni tra cui l’incendio del soffitto, rimanendo scoperchiata. La documentazione è data dalla copia di un acquerello del 1835 che A. D’Andrade eseguì nel 1883. Nel 1836 la chiesa fu ristorata al culto”.
Nel 1883 D’Andrade, ne iniziò lo studio per riportarla alle sue forme originali con un restauro in cui venne realizzata la grande apertura della facciata; la demolizione del corpo di collegamento ottocentesco con la Torre furono effettuate invece nel 1936.
Nel 1964 vennero eseguite opere di manutenzione a cura di Nino Lamboglia dell’Istituto Internazionale di Studi Liguri insieme al restauro della vicina TORRE CAMPANARIA.
La Chiesa è un edificio costruito con conci regolari di pietra di Capo Mele; la facciata presenta la grande arcata a tutto sesto del portale sostenuta da quattro pilastri al di sopra dei quali si trova la polifora centrale “inventata” nel restauro di D’Andrade. Il protiro è perfettamente in linea con l’imposta degli archi delle due differenti, ma simmetriche, finestre ed il complesso absidale presenta elementi tradizionali dell’architettura lombarda. L’impianto della chiesa è di tipo basilicale a tre navate e tre absidi e riprende in scala ridotta le proporzioni della Cattedrale di Albenga. All’interno gli elementi portanti verticali, sono costituiti da tre pilastri ottagonali e da cinque colonne con capitelli cubici; gli archi di sostegno sono ogivali e la copertura è in legno.