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Dantedì

Ultima modifica 15 aprile 2024

Il 25 marzo, data che gli studiosi individuano come inizio del viaggio ultraterreno della Divina Commedia, si celebra il Dantedì, la giornata dedicata a Dante Alighieri, quale simbolo della cultura e della lingua italiana, istituita dal Governo nel 2020. ‪Nel 2021 la ricorrenza ha un’importanza particolare in quando si celebrano i 700 anni dalla morte del somma Poeta, avvenuta nella notte tra il 13 e il 14 settembre 1321.
La Biblioteca Civica ricorda questo importante evento mostrando alcuni dei volumi presenti nel proprio catalogo: la Divina Commedia in differenti edizioni, La Vita Nuova e il Canzoniere in una edizione del 1930, numerosi testi di approfondimento anche finemente illustrati, una divertente versione a fumetti di Marcello Toninelli e piacevoli libri per ragazzi.

  • La Divina Commedia di Dante Alighieri
    Al centro esatto della nostra cultura si trova La Divina Commedia. Un capolavoro in tre cantiche – Inferno, Purgatorio e Paradiso – unanimemente considerate tra le più straordinarie creazioni della storia dell’umanità. Giunto a metà della propria esistenza, un uomo ottiene di poter visitare da vivo l’Aldilà: questo è lo spunto, semplice e geniale, da cui prende forma l’affresco di Dante. La sua rappresentazione di cielo e terra si ispira ai modi caratteristici della letteratura e dello stile medievali ma si rivela allo stesso tempo profondamente rivoluzionaria. Una percezione nuova e disincantata della Storia in un racconto che abbraccia il corso dei secoli, testimonianza di una profonda comprensione della realtà umana. Un’immensa architettura, una cattedrale di versi edificata per raccontare il nobile e l’ignobile di ogni creatura, la vittoria e la sconfitta, il dramma e la tenerezza. Il viaggio ultraterreno di Dante è la perfetta metafora di ogni avventura umana, sempre in bilico tra magnificenza e miseria, tra smarrimento e redenzione.
  • La Divina Commedia di Dante Alighieri
    La Commedia di Dante in tre volumi nell’edizione del 1955 a cura di Natalino Sapegno.
  • Vita nuova e Canzoniere ed. 1930
    La Vita Nuova e il Canzoniere di Dante Alighieri 
    In una edizione Ulrico Hoepli del 1930:
    • La Vita nuova è un prosimetro (componimento misto di prosa e versi) scritto da Dante Alighieri negli anni giovanili, presumibilmente nel periodo immediatamente successivo alla morte di Beatrice (1293-1295). Si tratta di una raccolta di 31 liriche inserite in una cornice narrativa di 42 capitoli in cui viene raccontato l’amore spirituale tra  Dante e Beatrice sino alla morte di quest'ultima e al periodo immediatamente successivo.
    • Il Canzoniere raccoglie canzoni e sestine dal Convivio e dal De Vulgari Eloquentia e rime sparse.
  • Dante di Alessandro Barbero
    Dante è l'uomo su cui, per la fama che lo accompagnava già in vita, sappiamo forse più cose che su qualunque altro uomo di quell'epoca, e che ci ha lasciato la sua testimonianza personale su cosa significava, allora, essere un giovane uomo innamorato o cosa si provava quando si saliva a cavallo per andare in battaglia. 
    Alessandro Barbero segue Dante nella sua adolescenza di figlio d’un usuraio che sogna di appartenere al mondo dei nobili e dei letterati; nei corridoi oscuri della politica, dove gli ideali si infrangono davanti alla realtà meschina degli odi di partito e della corruzione dilagante; nei vagabondaggi dell’esiliato che scopre l’incredibile varietà dell’Italia del Trecento, fra metropoli commerciali e corti cavalleresche.
    Il libro affronta anche le lacune e i silenzi che rendono incerta la ricostruzione di interi periodi della vita di Dante, presentando gli argomenti pro e contro le diverse ipotesi e permettendo a chi legge di farsi una propria idea, come quando il lettore di un romanzo giallo è invitato a gareggiare con il detective e arrivare per proprio conto a una conclusione.
    Dante di Alberto Casadei
  • Dante – Storia avventurosa della Divina Commedia dalla selva oscura alla realtà aumentata – di Alberto Casadei
    Dante. Un uomo che ancora, dopo secoli, chiamiamo poeta nazionale. Autore della Divina commedia, da lui definita addirittura un «poema sacro», di certo l’opera grandiosa di un uomo tormentato dalle sciagure politiche, cacciato dalla patria e costretto a vagare per le corti italiane in cerca di ospitalità e sostegno. Nelle terzine del poema risuonano con fragore le lotte intestine che dilaniavano i comuni italiani e risplende l’amore del poeta per Dio, per Beatrice e per Firenze, che lo conduce alla contemplazione della più alta verità.
    La Divina commedia è universale ma è legata a vicende personali e contingenti. Come è arrivata fino a noi e come ha fatto a conservare una tale potenza? Alberto Casadei, intrecciando indagine storica e analisi poetica, ripercorre le tappe del poema, dalla prima circolazione nelle mani di Boccaccio e Petrarca fino alle più recenti interpretazioni, artistiche e persino informatiche. Perché l’eredità di Dante è tutt’altro che esaurita, e la Divina commedia continua a dialogare con l’umanità del presente e del futuro.
    Dante tra noi di Francesco De Nicola
  • Dante tra noi – I 700 anni della Commedia e il poeta esule in Liguria – di Francesco De Nicola
    Perché sette secoli dopo la sua composizione la “Divina Commedia” continua ad appassionare i suoi lettori? E come e da dove nel 1306 Dante giunse in Lunigiana, una delle poche certezze sulla sua vita difficile e misteriosa?  A queste domande Francesco De Nicola offre risposte verosimili e personali in questo libro che non vuole essere un freddo saggio di erudizione, ma un’affabile conversazione sul poema dantesco che, dal Medio Evo ai giorni nostri, continua ad ispirare cantanti, attori, disegnatori, cineasti, oltre ad essere amato da milioni di lettori. E quanto alla vita da esule del suo autore, se per la maggior parte degli anni che la comprendono (dal 1302 al 1321) essa è avvolta dal mistero più fitto (Dante era un ricercato politico quindi è ovvio che non lasciasse troppe tracce di sé), De Nicola cerca di ricostruire il viaggio che nella primavera del 1306 egli probabilmente compì facendo riferimento (come Heinrich Schliemann lesse e rilesse l’Iliade per rintracciare Troia) ai luoghi citati nella Commedia. Pare allora di seguire qui i passi mossi da Dante per raggiungere e attraversare la Liguria dalla val Trebbia alla val di Magra passando per la val Fontanabuona, lungo percorsi fluviali e terrestri, tra briganti e animali selvatici e con la protezione accordatagli, per il suo ruolo di diplomatico, dai più potenti casati, come gli Scaligeri e i Malaspina, che si erano rivolti a lui per le missioni più delicate.
    Nova Lectura Dantis di Mirco Manuguerra
  • Nova Lectura Dantis di Mirco Manuguerra
    Che la Divina Commedia sia un'opera polivalente è attestato dal fatto che si sia prestata, in ogni epoca, a mille definizioni. Non sappiamo dire se qualcuno abbia parlato in modo compiuto di un autentico poema astronomico, ma certamente essa lo è: nell'oceano sconfinato dei suoi versi batte ogni istante del Viaggio l'orologio eterno ed immutabile dei corpi celesti, così che appare manifesta in Dante - a partire dagli indizi relativi alla datazione dell'opera per finire allo straordinario edificio dei cieli del Paradiso - una padronanza del fatto scientifico a dir poco eccezionale. E se suona eccessiva, giusto a proposito della struttura paradisiaca, l'idea di una teorizzazione del modello eliocentrico del sistema planetario (siamo oltre un secolo prima di Copernico), è comunque certo che nel Poema dell'Uomo vengono sostenute con forza l'idee della sfericità della Terra e dell'azione corretta della forza di gravità (Inf., XXXIV 88-118), traguardi, quest'ultimi, che non possono non avere influito in modo decisivo sullo sviluppo della fisica moderna (pochi sanno che proprio Galileo fu un grande commentatore della Commedia) e, ancor prima, sulla decisione di Cristoforo Colombo d'intraprendere la fatale avventura verso il <>.Dante genio assoluto, dunque, alla cui opera gigantesca pare ricondursi ogni conquista che dal 1400 in poi ha caratterizzato l'epopea della Storia Moderna: Dante autentico Uomo del Millennio. Nel presentare, in sintesi, l'essenza di Nova Lectura Dantis, l'esegesi dantesca nata con Scena Illustrata nell'autunno del 1988, non voglio mancare un augurio che mi è consueto e che usurpo ad un altro gigante, questa volta moderno, Albert Einstein: possa questo volumetto procurare alle persone di buona volontà alcune ore felici di stimolante meditazione  (dalla Prefazione a Nova Lectura Dantis). Il libro è finemente illustrato dalle tavole dantesche di un artista di rilievo internazionale come Dolorés Puthod.
  • Romanzo infernale – L’Inferno di Dante raccontato oggi – di Carlo Monaco
    Dante Alighieri è un genio poetico universalmente conosciuto e apprezzato. La sua forza suggestiva è enorme. Non a caso la Divina Commedia è stata tradotta in quasi tutte le lingue del mondo. Ma la lettura della Commedia non è facile. E neppure la recitazione. Il linguaggio è complesso, ricco di intrecci, metafore e allegorie. Occorre una solida cultura storico-filosofica per entrare nei suoi meccanismi. Né ha senso isolare momenti "veramente poetici" da un insieme valutato come una architettura artificiosa. Questo libro si propone di realizzare una impresa piuttosto difficile: mettere tutti in condizione di avvicinarsi alla lettura di Dante, cogliendone per intero il significato e la grandezza. I versi danteschi dell'Inferno sono stati trasformati in una prosa attuale, come in un moderno romanzo. Cercando il più possibile di rimanere aderenti al significato del testo originale e scegliendo volta per volta le più convincenti tra le varie interpretazioni offerte dalla secolare critica dantesca.
    In questo modo non si intende sostituire il testo originale con la lettura di un surrogato, inevitabilmente modesto, ma fornire il lettore di una migliore capacità critica e stimolare in lui un più vivo desiderio di lettura diretta del capolavoro del Sommo Poeta. Il testo è finemente illustrato da disegni di Wolfango.
  • Dante – la Divina Commedia a fumetti – Testo e disegni di Marcello
    “Nel mezzo del cammin di nostra vita /mi ritrovai per una selva oscura / ché la diritta via era smarrita…”
    Così la raccontava l’Alighieri, ma è risaputo che… faceva la Commedia!
    Marcello Toninelli, che come tutti i senesi è in contrasto coi fiorentini fin dai tempi di Montaperti, la racconta in un altro modo. Decisamente più divertente. Nell’Oltretomba nato dalla sua irriverente fantasia Omero gioca a mosca cieca e Cerbero mangia alla mensa diavoli, mentre le anime del Purgatorio si divertono con i pietroni animati della Donna Ragna e si giocano il Paradiso a tombola, i beati si affrontano alla Ruota della Cultura sotto l’attenta sorveglianza di Parrocop! Seguendo puntigliosamente il tracciato dell’opera originale, ma occhieggiando di continuo al nostro presente, Toninelli ha realizzato la più completa, rigorosa ed esilarante parodia a fumetti del capolavoro dantesco.
    In appendice l’autore ricostruisce con un certosino lavoro di documentazione la vita del a”ghibellin fuggiasco” dalla nascita alla morte in esilio e, sempre usando la personalissima narrazione a vignette, ce la mostra attraverso il filtro deformante della sua incontenibile ironia.
  • Divina Commedia – L’immortale racconto
    Il viaggio di Dante nei tre regni dell’Oltretomba narrato da Piero Selva e illustrato dalle tavole di Piero Cattaneo.
    Dante era un figo
  • Dante era un figo di Annalisa Strada
    Qui dentro trovi una versione molto sintetica ma fedele della Divina Commedia, utile per sapere almeno di cosa parla, per cavartela nelle interrogazioni con un minimo di dignità, e per capire perché questo poema sia ritenuto fondamentale per la lingua italiana e la letteratura mondiale e soprattutto perché sia una lettura sublime. Come dici? Cento canti scritti in versi endecasillabi potrebbero essere una prova un po' difficile? È vero ma... seguimi e scoprirai che, anche se non lo puoi capire per intero, Dante è davvero figo!
    Età di lettura: 8-10 anni
  • Vai all’inferno, Dante! di Luigi Garlando
    A Firenze c’è una sontuosa villa cinquecentesca, la Gagliarda, residenza dei Guidobaldi e sede dell’impresa di famiglia. È lì che vive Vasco, quattordici anni, un bullo impenitente abituato a maltrattare professori, compagni e famigliari. A scuola Vasco fa pena, in compenso è imbattibile a Fortnite, progetta di diventare un gamer professionista e ha già migliaia di follower. Perché Vasco è così, sa di essere in credito con la vita e di avere diritto a tutto. Finché un giorno, a sorpresa, viene battuto da un avversario che si fa chiamare Dante e indossa il classico copricapo del Poeta. “Oh Guidobaldi, becca Montaperti! Or mi conoscerai, vil ghibellino. Ben ti convien tenere gli occhi aperti” chatta il misterioso giocatore. Ma chi è? E perché parla in versi? Appena può, Vasco torna in postazione e cerca la rivincita per umiliarlo come solo lui sa fare, senza sapere che la più esaltante e rivoluzionaria sfida della sua vita è appena cominciata. Luigi Garlando dà vita a un romanzo pirotecnico dove, a colpi di endecasillabi e battaglie reali, un adolescente di oggi dovrà vedersela con il più illustre e scatenato dei maestri: Dante Alighieri.