La natura al centro di Andora
Pubblicato il 1 gennaio 2020 • Ambiente
L'Oasi del Merula
L'oasi del Merula, localizzata nella zona della foce del medesimo torrente, rappresenta malgrado le sue limitate dimensioni una delle ultime possibilità di salvaguardia di una zona umida di importanza regionale. Nella foce del Merula da alcuni anni è stata favorita la crescita del canneto palustre, che non crea problemi per le possibili inondazioni (la canna si piega al deflusso dell'acqua), permettendo altresì la vita alle numerose specie nidificanti e migratorie che annualmente sostano in questa area naturale localizzata proprio in mezzo al nucleo cittadino di Andora. Il periodo migliore per il bird watching è l'autunno e la primavera: in questo periodo tantissimi uccelli migratori sostano nell'oasi e non è difficile riuscire ad avvistarli anche ad occhio nudo. Si può visitare l'area seguendo i cartelli tematici, dal ponte sull'Aurelia fino al ponte Italia '61. Tra le oltre 50 speci avvistate nell'oasi segnaliamo: il Cigno Reale, il Germano reale, l'Anatra mandarina, l'Oca cigno, il Moriglione, la Garzetta, l'Airone bianco, l'Airone cenerino, l'Airone Rosso, la Sgarza Ciuffetto, il Tarabuso, la Nitticora, il Martin Pescatore, il Piropiro, il Cardellino, il Cavaliere d'Italia, il Gabbiano reale, la Gallinella d'acqua, la Folaga.
La Liguria, da secoli legata al suo fascino turistico in particolare per la bellezza delle sue riviere, è una terra ricca di colori, sapori e profumi nascosti, ma anche di sorprese inaspettate offerte dalla natura stessa. Infatti il mare di Liguria, si trova al centro di un'area che ospita una ricca popolazione di delfini, stenelle, balenottere comuni, e altri cetacei che vi trovano condizioni oceanografiche e climatiche particolarmente favorevoli. L'istituzione del " Santuario dei Cetacei" che coinvolge Italia, Principato di Monaco e Francia, non solo sancisce la rilevanza del triangolo di mare che comprende, oltre a quello Ligure, il mare di Corsica e il golfo del Leone. L'impegno dell'Amministrazione comunale di Andora alla divulgazione delle informazioni sul "Santuario dei Cetacei" rientra tra gli obbiettivi di tutela e valorizzazione dell'ambiente che da sempre l'Assessorato all'ambiente persegue. Promuovere l'ambiente contribuisce a mantenerlo integro e a tutelarlo. Una corretta coscienza ambientale nasce prima di tutto da una giusta informazione e le persone opportunamente informate sono maggiormente portate alla salvaguardia ed al rispetto dell'ambiente. Si spera che questa breve introduzione possa contribuire ad una maggiore presa di coscienza dell'enorme patrimonio che la natura ci offre e che può essere considerato come un vanto per la nostra Regione.
All'interno dell'area portuale di Andora da anni è operante il Centro di Educazione Ambientale coordinato dalla dott.ssa Silvia Trucco con la collaborazione delle guide ambientali escursionistiche della Cooperativa sociale S.T.R.A.D.E.. Con il supporto della responsabile per l'Educazione Ambientale Barbara Nani e la supervisione del Vice Presidente della Cooperativa Simone Gaggino, il Centro è diventato punto di riferimento per chi è interessato a pratiche di sviluppo sostenibile. In particolare le funzioni principali del centro sono: 1. promuovere lo sviluppo del territorio, 2. educare alle pratiche di sostenibilità ambientale (riciclo rifiuti, energie alternative..), 3. informare e promuovere le iniziative di turismo responsabile, le escursioni naturalistiche (sia a terra che in mare), iniziative comunali e prenotazioni per escursioni terrestri e marine.
L'orario di apertura dell'ufficio è stato il seguente: dal 1° luglio all' 11 settembre tutti i giorni dalle 9.00 alle 13.00 - dall'11 settembre al 1 novembre i sabati e domenica e festivi dalle ore 9.00 alle 13.00 - inoltre nei pomeriggi dei mesi di luglio ed agosto dalle ore 17.30 alle 19.00.
Barriera Artificiale Ecocompatibile sommersa per la protezione della prateria di Posidonia Oceanica e il Ripopolamento di Specie Alieutiche
L'intervento consiste nel posizionare una barriera artificiale sommersa per la protezione della prateria di Posidonia oceanica e per il ripopolamento di specie alieutiche sul fondale.
La barriera sommersa è costituita da strutture artificiali ecocompatibili amovibili ottenuta dall'assemblaggio di moduli tipo, in un area interdetta alla pesca a strascico ad una profondità compresa tra i 23/28 metri di battente d'acqua per una superficie complessiva di circa 5 ha ( m 50 x 1.012), da realizzare in due lotti di cui il primo in corso di realizzazione (circa 1.5 ha) le cui dimensioni e le distanze tra le strutture sono tali da realizzare un azione tigmotropica necessaria per ottenere il naturale insediamento di specie ittiche di interesse alieutica.
Gli obbiettivi principali che il Comune di Andora si prefigge raggiungere sono:
- riduzione dei fenomeni di erosione del margine inferiore del posidonieto;
- creazione di una barriera di protezione dallo strascico abusivo del Posidonieto;
- creazione di un habitat "protetto" idoneo al ripopolamento con conseguente aumento degli stocks ittici presenti;
- insediamento nell'area interessata di molluschi eduli bivalvi, eduli lamellibranchi (mitili e ostriche) e riciclaggio del surplus energetico dell'ecosistema (fito e zooplancton, articolato organico, ecc.) che si accumula sotto la costa, con conseguente riduzione dei tassi di eutrofia delle acque;
- implemeno dell'offerta turistica legata soprattutto alle attività di diving;
Monitoraggio
Il Comune di Andora, fin dalla fase proggettuale, ha previsto il monitoraggio delle opere rilevando lo stato e la stabilità delle opere (resistenza delle barriere in acqua), la funzionalità corretta delle stesse rispetto agli obiettivi di difesa della costa, analizzando le specie in mare e osservando le evoluzioni del litorale.
Inizialmente il monitoraggio è stato affidato all'Osservatorio Ligure Marino per la Pesca e l'Ambiente. L'OLPA è un consorzio di Cooperative di ricerca. Rappresenta l'espressione delle Associazioni Coopertive della Pesca Liguri. Collaborta da anni con la Regione Liguria e l'ARPA Liguria nel campo della Pesca e dell'Ambiente. Opera in convenzione diretta con ISPRA- ex ICRAM (ISTITUTO Superiore per la Progettazione e la Ricerca Ambientale) e CoNISMA (Consorzio Nazionale Interuniversitario per le Scienze del Mare).
Successivamente, in seguito ad una convenzione, il monitoraggio viene eseguito dall'Associazione Sportiva Dilettantistica Sport 7 Diving Club di Andora. Essa è un’associazione sportiva dilettantistica senza fini di lucro riconosciuta dal C.O.N.I. che persegue le proprie finalità istituzionali legate, alla prevenzione, all’aumento della sicurezza e al rispetto dell’ambiente, nonché la sensibilizzazione di turisti, subacquei ed enti turistici locali delle grandi opportunità offerte dalle attività sportive legate al mare. L'ASD Sport 7 Diving attua il costante monitoraggio della suddetta barriera artificiale sommersa, mediante l'effettuazione di due campagne annuali (la prima in primavera, la seconda alla fine della stagione balneare), con relazioni corredate da fotografie e supporti video, redatte da biologo marino al fine di poter valutare la progressione del ripopolamento e l’eventuale impatto delle attività antropiche estive su tale processo.